NONOSTANTE TUTTO: LA RESILIENZA

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NONOSTANTE TUTTO: LA RESILIENZA

Sono molte le situazioni difficili e dolorose che la vita ci pone; la perdita di una persona cara o del lavoro, una malattia, un incidente grave o la fine di una relazione sono esempi di esperienze che possono alterare gli equilibri psicologici di una persona e che se non adeguatamente curate possono portare a uno stato di sofferenza importante.

Si sente spesso dire che “il tempo guarisce” e, se in piccola parte può essere vero ed aiuta ad attenuare il dolore, tuttavia non spiega come mai alcune persone “sopravvivono” agli eventi dolorosi e si lasciano vivere, mentre altre sembrano quasi tornare alla vita, nonostante tutto. Cos’e che permette ad alcuni di re-agire a queste situazioni, di far nascere un fiore nel cuore inaridito dagli stress e dagli eventi dolorosi della vita? E’ la resilienza. Il termine è preso in prestito dal mondo della metallurgia e indica la proprietà che i metalli hanno di conservare la loro struttura, o di riacquistare la forma originaria, dopo essere stati schiacciati e deformati.

In psicologia, resilienza indica la capacità di far fronte ad avversità ed eventi stressanti e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita. Questo significa che le persone con un alto livello di resilienza riescono quindi a fronteggiare in modo più efficace e funzionale le situazioni stressanti dando nuovo slancio alla propria esistenza; l’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle. Esempi di mamme che perdono il proprio figlio e creano associazioni in aiuto di altre mamme, ragazzi senza una gamba e che tornano a correre, persone con malattie rare che si battono per la ricerca e tantissimi altri esempi.

Una persona con un alto livello di resilienza non è quindi una persona che evita le difficoltà o gli eventi traumatici della vita, tutt’altro, piuttosto ha imparato a gestirli e a incanalarli in maniera positiva, senza esserne travolta.

La resilienza è determinata sia da caratteristiche ereditarie (come hanno dimostrato degli studi su gemelli omozigoti) che da fattori ambientali quali la rete familiare e il sostegno dei propri amici e conoscenti. L’individuo resiliente solitamente è un ottimista e tende a “leggere” gli eventi negativi come momentanei e circoscritti, ritiene di poter agire sulla propria vita e sull’ambiente che lo circonda, è fortemente motivato a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato e tende a vedere i cambiamenti come una sfida volgendo le incertezze in opportunità e i rischi in nuovi stimoli.

La resilienza comunque non è una caratteristica che è presente o assente in un individuo, può essere facilitata da determinate caratteristiche personologiche e ambientali, e anche chi spesso sente di non riuscire a far fronte alle situazioni più stressanti può imparare comunque a pensare e ad agire in modi differenti da quelli soliti sviluppando abitudini mentali e fisiche che favoriscono l’adattamento positivo a stress e traumi.

Ciò che può aiutare a sviluppare ed accrescere il proprio livello di resilienza:

– Una visione positiva di sé e la capacità di accettarsi con pregi e difetti;

– La capacità di porsi traguardi realistici;

– Coltivare le relazioni sociali;

– Un buon controllo delle proprie emozioni;

– Pprendere esempio da persone resilienti

Inoltre è importante volgere uno sguardo alle esperienze passate che sono state affrontate positivamente, naturalmente non saranno le stesse, ma possono essere utili per capire cosa “ha funzionato”.

E’ quindi di fondamentale importanza imparare a coltivare la resilienza in quanto essa rappresenta una dote preziosa per la salute fisica e mentale di ciascuno di noi.

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