I dati italiani sono sempre più allarmanti: 7 milioni e 134 mila donne nello scorso anno, che riportano di subire violenza psicologica dall’attuale partner.
Ognuna di queste donne dichiara che i comportamenti di violenza psicologica si sono insinuati gradualmente nella coppia e che sono diventati più marcati dopo il matrimonio, per questo è bene riconoscerli in maniera preventiva.
Ma quali sono i 7 comportamenti più comuni del partner che fa violenza psicologica?
1. Svalutazione continua
Il partner che vuole minare l’autostima della donna le ripete in maniera insistente che non vale nulla, che i suoi sogni non sono valevoli di sforzi, che se lui la lascia non ci sarà nessuno che la amerà come lui…
“Non amerai mai nessuno perché non sei stata amata dai tuoi genitori… me lo ripeteva spesso, sapendo che soffrivo del rapporto complicato con i miei e poi aggiungeva che solo lui poteva amarmi nonostante avessi tanti problemi” Marta
2. Controllo delle amicizie e degli affetti
Capita spesso che l’uomo cerchi di isolare la donna, che la tratti come un oggetto di proprietà adducendo la scusa che vuole proteggerla e cerchi di allontanarla da coloro che “non capiscono il suo amore”:
“Non potevo parlare neanche con le mie sorelle e fratelli” Giorgia
“Uscivo con le mie amiche di nascosto per non vederlo dare di matto” Michaela…
3. Gelosie ingiustificate e stalking
Il compagno che vuole usare violenza psicologica di solito è un individuo controllatore, che tempesta la donna di telefonate quando è in giro da sola, vuole sapere con chi è, dove si trova, a volte addirittura come è vestita:
“un giorno mi disse che se uscivo con una gonna corta mi andavo a cercare delle violenze sessuali. Che se proprio ci tenevo a vestirmi come una poco di buono era meglio che lui fosse con me, al massimo potevo cambiarmi a casa sua e poi uscivamo” Marta
” comincia col non andargli più bene come mi vesto: troppo corto o troppo scollato o inopportuno o inadeguato” Michaela
” tutto è iniziato con una piccola gelosia io pensavo che era normale anche perché ero molto piccola, poi la gelosia diventava sempre più forte e mi diceva che se faceva tutto questo era perché mi amava e mi diceva se io lo lasciavo nessuno mi prendeva” Giorgia
4. Insulti e minacce
Moltissime che riescono a uscirne raccontano che il compagno aveva iniziato ad arrabbiarsi perché veniva contraddetto per poi finire con insulti e minacce quando si provava ad allontanarsi da lui. Le minacce non riguardavano solo la donna ma anche la sua famiglia:
“Mi ricordo il giorno che riuscì finalmente a lasciarlo. Iniziò ad insultarmi a dirmi che ero una poco di buono ( uso eufemismi, non potete immaginare le parolacce) a dirmi che sicuramente lo tradivo, che lui mi amava e che lo avevo distrutto, e a giurare che me l’avrebbe fatta pagare…arrivò persino a chiamare mio padre per dirgli che sua figlia non valeva niente, che era solo una *******” Marta
Per le donne che non riconoscono i segnali o decidono di ignorarli, e che magari si sposano o mettono su famiglia con questi individui, la situazione peggiora notevolmente con la convivenza.
5. Limitazioni all’autonomia morale ed economica
Dalla vigilanza continua sugli spostamenti, al controllo ossessivo dei soldi sino alla reclusione. Spesso le testimonianze raccontano una vera e propria prigionia, caratterizzata da umiliazioni e attacchi all’autostima, ma anche dal controllo delle sostanze economiche della famiglia per limitare le possibilità della donna di rendersi indipendente, sino ad arrivare anche a divieti restrittivi della libertà di pensiero, come quello di leggere un libro, di vedere la tv o di navigare in internet. Il partner ha paura che la donna si informi, sviluppi un pensiero autonomo e lo abbandoni. Si comincia con un “non c’è bisogno che lavori” e si continua così:
” Dopo qualche anno di fidanzamento rimango incinta del primo figlio, io pensavo che un figlio l’avesse cambiato, ma niente le cose andavano sempre peggio perché poi avendo una casa nostra lui poteva gestirmi come voleva, non potevo uscire di casa neanche fuori al balcone… quando c’era lui neanche la tv potevo guardare ,la guardavo di nascosto con il volume basso perché se arrivava lui sentiva la voce della tv. Un giorno la maestra di mio figlio doveva parlarmi urgentemente, e lui mi disse ok vai ma devi metterci 5 minuti non guardare nessuno per strada fra 5 minuti ti richiamo per sapere se stai a casa” Giorgia
6. Insistenza continua per ottenere rapporti sessuali
Capita spesso che il partner prevaricatore lo sia anche nel rapporto sessuale, rivelandosi eccessivamente insistente con la donna anche quando lei non ne manifesta la voglia. Alcuni giustificano anche i tentativi di abuso con “il troppo amore”
” Mi diceva che dovevo soddisfare le sue esigenze, che lui era un uomo e che sarebbe andato a cercare un’altra da un’altra parte” Rita
“Se non facevo quello che diceva lui mi riempiva di parole, sputi, qualche schiaffo anche…” Giorgia
7. Falsi pentimenti
L’uomo la cui partner cerca di lasciare per questi abusi si mostra pentito piangente e disperato, giura che cambierà e che lo fa solo per amore. Bisogna a quel punto raccogliere la forza e fare ciò che ci racconta Giorgia, e che consiglia a tutte le donne che come lei sono passate da questa brutta esperienza:
” Una mattina andai a scuola e parlai con un centro d’ascolto per le donne che si trovava stesso nella scuola, mi hanno aperto gli occhi giorno per giorno e dopo 3 mesi una mattina quando lui non c’era presi i miei figli e me ne andai a casa dei miei genitori mia mamma ringraziava Dio per quello che avevo fatto non ci credeva nessuno della mia famiglia perché non li ho mai ascoltati, e stata dura all’inizio ma dopo 15 anni di tormento ce l’ho fatta.. Un messaggio a tutte le Donne vittime di queste violenze fisiche o psicologiche…. Abbiate il coraggio anche io non avevo il coraggio di lasciarlo perché c’era qualcosa che mi tratteneva.. Scappate da queste “persone” così perché loro non cambieranno mai, vogliono solo distruggerci giorno per giorno fisico e mente, DONNE siamo forti e ce la possiamo fare….”