Sindrome di Calimero- Sconfiggi il vittimismo

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Sindrome di Calimero- Sconfiggi il vittimismo

Sindrome di Calimero- Sconfiggi il vittimismo
Capitano tutte a te? Allora soffri della Sindrome di Calimero!

La Sindrome di Calimero è una particolare forma di vittimismo che predispone a credere che ogni cosa ti sia avversa e che alla fine capitino tutte a te.

E’ un atteggiamento psichico secondo il quale ci si sente vittime degli altri e del destino.

Certo capita a tutti di sentirsi a volte perseguitati dalla sventura e di sentirsi fragili e indifesi nei confronti degli eventi sfortunati della vita. Di credere che il negativo si sia accanito contro di noi e di sentirci giù di morale, insoddisfatti e incapaci di cogliere il lato positivo degli eventi e delle situazioni.

Tale vissuto e sensazione però è passeggera e ci porta poi ad affrontare con rinnovato coraggio gli eventi stressanti.

Quando tale condizione di disagio è persistente e diventa parte integrante della propria personalità, influenzando fortemente le relazioni affettive e lo stile di vita, potresti essere soggetto a soffrire della Sindrome di Calimero.

Secondo un recente sondaggio pare che sia un disturbo sempre più diffuso e colpisca circa il 70% della popolazione.

La Sindrome di Calimero colpisce le persone con scarso livello di autostima, insicure e predisposte al pensiero pessimistico.
Come riconoscerla e come affrontarla

Ci lamentiamo del traffico, del lavoro, del posto dove viviamo, della vita che conduciamo, della nostra condizione economica o del nostro partner… Ci sentiamo perennemente insoddisfatti e continuiamo a lamentarci senza però fare nulla di concreto per cambiare in meglio le cose. Anzi ci lasciamo andare a una sterile autocommiserazione che non porta alcun beneficio.

Questo stato può durare qualche momento oppure periodi molto lunghi, entrando a far parte della nostra personalità e condizionando così le nostre azioni quotidiane e la nostra vita trasformandosi in un vero e proprio Disturbo Psichico chiamato Sindrome di Calimero.

Si origina da un meccanismo di pensiero e acquisisce una valenza clinica, più o meno, patologica.

In buona sostanza, la Sindrome di Calimero è l’insieme dei comportamenti che derivano dalla convinzione errata di essere sfortunati e determinano un meccanismo mentale che crea dei limiti e inibisce nell’intervenire concretamente sui problemi, non portando nessun beneficio.

Quali sono i segnali di questo disturbo e come affrontarlo?

Scopriamolo insieme!

Alla base c’è una bassa autostima che si manifesta con sensazioni di inadeguatezza, di fragilità e timore nell’affrontare nuove situazioni.

Sono caratteristiche le frasi del tipo: “Perché capitano tutte a me?”, “Ci rimetto sempre io”, “E’ sempre colpa mia”.

Vittimismo: spesso veniamo colpiti duramente dagli eventi della vita. A chi non è capitato di sentirsi vittima? Certamente a tutti è successo almeno una volta di divenire bersaglio di situazioni negative e avere sentito un profondo senso di ingiustizia. Questo sentire parte sin dall’infanzia e si protrae per tutta la vita. Per questo ci consideriamo indifesi, bisognosi ma anche vittime di incomprensioni e prevaricazione da parte degli altri. Perseguitati dalla sfortuna e bersaglio di ingiustizie. Nella Sindrome di Calimero, il vittimismo giunge sino all’esasperazione, la continua lamentosità diventa sproporzionata e influenza negativamente la personalità portando alla frustrazione e all’insoddisfazione.
L’atteggiamento di vittima in cui ci si identifica diviene un meccanismo di pensiero costante nell’affrontare la vita e determina una vita fatta di continui insuccessi di cui poi potersi lamentare, senza fare niente per cambiare.

Pessimismo: il pensiero molto negativo verso se stessi è tipico. Prevale la credenza che come al solito ci saranno degli ostacoli e non si riuscirà a concludere niente.
La motivazione viene perduta e possono presentarsi stati di depressione. La negatività influenza anche le relazioni che continuano a fallire, motivo per cui ci si può continuare a lamentare delle proprie disavventure e di quanto si è sfortunati. Questo meccanismo viene spesso applicato per attirare l’attenzione su di sé e avere la benevolenza degli altri.

Quali sono le cause?

– Può trattarsi di modalità che abbiamo appreso da figure di riferimento importanti nella nostra vita.

– Può risalire a traumi o violenza fisica e psicologica subita nell’infanzia.

– Può essere dovuta ad abbandoni subiti o forme di trascuratezza vissuti nella vita.

Come intervenire

E’ necessario prendere coscienza della situazione e rendersi consapevoli dei danni che ci auto procuriamo.

– Affronta l’insicurezza e Potenzia la tua Autostima.

Il primo passo importante è quello di aumentare la propria autostima. Non consentire che la tua storia di vita ti intrappoli ancora.

Osservati e renditi consapevole, lavora intensamente per migliorare la tua autostima e aumentare la sicurezza di te stesso.

La condizione di vittima sino ad ora cosa ti ha portato di buono?

Certamente non ti ha reso una vita felice e non ti ha risolto i problemi dell’infanzia.

– E’ importante evolvere e crescere dentro, sperimentando una nuova condizione adulta e responsabile.

Fortifica la tua sicurezza e la tua autostima prendendo coscienza delle tue responsabilità, senza attribuirle sempre alle circostanze e al destino.

Grazie per avermi letto!

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