I ricercatori hanno analizzato le interazioni tra 66 genitori ansiosi e 66 bambini. Tra i genitori, 21 soffrivano di ansia sociale e 45 di altri disturbi d’ansia, tra cui il disturbo d’ansia generalizzata, disturbo da attacchi di panico e il disturbo ossessivo-compulsivo. Alle coppie genitore-figlio è stato chiesto di impegnarsi insieme su due attività: preparare un discorso su sé stessi e replicare disegni sempre più complessi utilizzando un giocattolo dal nome Etch a Sketch. Ai partecipanti venivano dati cinque minuti per ogni attività; le coppie genitore-figlio dovevano lavorare mentre erano ripresi da una telecamera.
Utilizzando una scala da 1 a 5 punti, i ricercatori hanno misurato il calore affettivo dimostrato verso il figlio, le critiche fatte al bambino, l’espressione di dubbi circa le sue prestazioni e la sua capacità di completare l’attività, oltre che la disponibilità a concedere autonomia e casi di eccessivo autoritarismo. Risultato: i genitori che soffrivano di ansia sociale hanno mostrato di esprimere meno calore e affetto verso i loro bambini, li hanno criticati più spesso, esprimendo dubbi circa la loro capacità di svolgere il compito. Si sono inoltre riscontrate differenze significative tra i genitori su come essi controllano l’operato dei figli e sulla loro disponibilità a concedere autonomia.
Visto che i figli di genitori ansiosi hanno già una predisposizione all’ansia che viene loro per via genetica, sarebbe opportuno aiutare i genitori ad essere più adeguati nel rapportarsi con i figli, per evitare che anch’essi sviluppino l’ansia sociale. Come si sa, specialmente in giovane età, questo disturbo potrebbe portare alla depressione, all’abuso di sostanze e allo scarso rendimento scolastico, protraendosi a volte anche nell’età adulta.
Dr. Giuliana Proietti
Fonte:
Trickle-down anxiety: Study examines parental behaviors that create anxious children, Eurekalert