Reprimere la rabbia può diventare molto contro produttivo, perché se non la lasciamo fluire, si ritorce contro di noi, procurandoci ansia e sintomi psicosomatici.
La rabbia è un’emozione che ci mangia dentro… A volte ci sommerge, quasi ci imprigiona. E poi ci sentiamo in colpa quando siamo arrabbiati.
Vero? … Ci sono volte in cui la rabbia e il rancore che sentiamo per un torto subito, possono veramente rovinarci la vita…
Ansia- Reprimere la rabbia è pericoloso- Come riconoscerla e imparare a liberarsene
A volte, tutti noi reprimiamo la rabbia e facciamo finta che nulla sia successo, perché in questo modo ci pare di salvare le apparenze. In realtà, oltre a danneggiarci, offre agli altri la possibilità di capire come poterci dominare e avere la meglio su di noi.
Il punto è che la rabbia dobbiamo imparare a canalizzarla, perché se è vero che possiamo reprimerla, prima o poi esploderà!
La rabbia repressa causa problemi di ansia
A lungo andare chi reprime la rabbia si ammala di ansia.
Questo perché, tendiamo a credere che le nostre emozioni non ci appartengano e le riteniamo qualcosa di non collegato col nostro benessere psicologico.
Ma non è così! Le emozioni si manifestano sempre sia nel corpo che nella mente.
Quando la rabbia che non è controllata adeguatamente, provoca un’alterazione della nostra psiche.
Implodere la rabbia per non ferire o per mantenere il quieto vivere, ci porta a ingigantire il nostro stato di malessere e ci fa accumulare tensione che prima o poi sfocerà in attacchi di panico, disturbi d’ansia o ansia sociale.
L’emozione deve fluire… Stabilisci dei limiti
Quando la rabbia ti pervade e non sai controllarla, nella tua testa agiscono pensieri che ti stanno portando a perdere il controllo di te stesso.
Allora… Stabilisci dei limiti!
La rabbia fa parte di noi, in quanto esseri umani e questo è un dato certo.
Il punto è che bisogna stabilire dei limiti sani ed essere consapevole del fatto che non riesci a controllare questa emozione. Spesso ti dici, non potevo farne a meno, è naturale che sia così… Però a volte può succedere che dopo una grande arrabbiatura, tu pensi di volertene liberare, perché così veramente non ti piaci e sei consapevole che in questo modo anche gli altri non apprezzano pienamente il valore di te.
Poniti alcune domande… Questo è un passo importante.
Sei arrabbiato perché:
Qualcuno ti sta facendo qualcosa?
E’ stata riaperta una tua ferita del passato?
T senti trattato male?
Affronta la tua rabbia, iniziando a rispondere a queste domande. Potrai così iniziare a fare chiarezza dentro di te. E poi in realtà non è assolutamente vero che non puoi gestire la rabbia e oltre tutto, che sia implosiva o esplosiva è veramente una cosa inutile… Ti abbassa ancora di più l’autostima e ti fa sentire in colpa.
Comunica il tuo stato d’animo
È vero, ci sono situazioni in cui gli altri vogliono veramente ferirci. Ma a volte non è così…
Allora decidi di affrontare il vero problema. Analizza lo stato d’animo che provi e poi usa gli strumenti necessari per comunicare la rabbia, senza fare troppi danni.
In fin dei conti, arrabbiarsi è un’abitudine che tu hai deliberatamente scelto di continuare a utilizzare. L’hai appresa come modalità di reagire alle frustrazioni e ne hai fatto uno stile di comportamento. La rabbia incontrollata, implosiva o esplosiva che sia, non ti rende niente, ti debilita e ti depotenzia.
Comunica la rabbia con modalità opportune… Non fare finta che non ci sia. Riconosci che è un’emozione naturale che tutti proviamo e permettiti di poterla sperimentare. Impara a comunicarla in maniera sana, evitando che possa prendere il potere su di te.
Reprimere la rabbia ti porta a stati d’ansia invalidanti. Liberati e ti sentirai sollevato. Togliti questo grande peso che ti porti dentro e vivila in maniera consapevole e sana…
Non negarla! “Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come quando la neghiamo.”
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