Come affrontare l’ansia da primo appuntamento?
5 Marzo 2016

Come combattere l’ansia e gli attacchi di panico

Sempre più diffusi, i disturbi d’ansia, gettano nella paura le persone che ne sono colpite portandole nei casi più gravi alla paralisi non solo fisica ma anche decisionale.

 

Se è vero che l’ansia è un’emozione senza la quale passeremmo enormi guai, non si può però pensare di vivere un’intera vita schiavi dell’angoscia di affrontare le situazioni, di parlare in pubblico, di frequentare determinati luoghi, di rivivere gli attacchi di panico.

L’ansia ha la funzione di preparare il nostro corpo a reagire, scappare o combattere. Fa aumentare il battito cardiaco, pompa sangue nel corpo e nei muscoli, sveglia la nostra attenzione per farci dare il massimo nelle occasioni speciali: permettere di rendere il massimo.
Talvolta però questo meccanismo si inceppa e compare l’ansia nemica con gli attacchi di panico, che è quella che cerchiamo di controllare, che ci fa temere eccessivamente quanto ci circonda, che ci esaspera e logora portando cattivi consigli.

Le persone ansiose sono quelle che davanti a una realtà normale la vedono in maniera timorosa, spaventate eccessivamente dalle conseguenze in cui possono incorrere. Ed è proprio l’attenzione prestata a questi aspetti che mette la persona in stato di allerta e la spingono a osservarsi, controllarsi, capire cosa non va: il circolo vizioso spesso parte da qui, portando una escalation che talvolta sfocia nell’attacco di panico.

Difronte a queste paure e ansie, i fobici tendono ad attuare due soluzioni che, se a breve termine danno sollievo, purtroppo a lungo termine finiscono spesso per peggiorare la situazione invece che migliorarla: mi riferisco al controllo del proprio corpo e all’evitamento delle condizioni nelle quali la paura può diventare panico. Ma più si cerca qualcosa che non va e più la si trova, così come la quantità di situazioni che evitiamo va di pari passo con il senso di incapacità ad affrontare che si sviluppa dentro la persona.

L’80 percento delle persone nella propria vita ha avuto almeno un attacco di panico, ma solo la metà di questi se ne è resa conto perchè hanno una tipologia di personalità che non ha dato importanza alla cosa, uscendo in questo modo immediatamente dalla possibilità che si potesse ripresentare.

La buona notizia è che dall’ansia si può guarire e anche in tempi brevi.

La modalità terapeutica che utilizzo per il trattamento degli attacchi di panico e dei disturbi ansiosi segue un duplice approccio. Infatti mi rifaccio all’approccio sistemico, finalizzato a contestualizzare il sintomo all’interno delle relazioni e fase di vita che la persona sta vivendo, ma utilizzo anche alcune tecniche dell’approccio strategico breve, le quali permettono di gestire la problematica in tempi brevi.

Dopo il primo incontro di conoscenza, per valutare la situazione e le risorse a disposizione, propongo di seguire un percorso di 8 incontri entro i quali arrivare allo “sblocco” della problematica e risoluzione.

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